L. , coordinatrice e operatrice dell’accoglienza Siproimi Cuneo di Bra. Giugno 2020.
<<Se non combatti per ciò di cui hai bisogno non piangere ciò che hai perso>>. Questa è la frase con cui Papa, all’anagrafe A. M., si è fatto conoscere da quando è entrato nella nostra accoglienza di Bra. La frase era sul suo profilo whatsapp e io ho visto che nel tempo è proprio la sua frase, è proprio lui. Lui per la sua famiglia, in particolare, scala le montagne.
Con la determinazione si arriva ovunque
se non combatti per ciò di cui hai bisogno...
Al di là della sua invalidità. La messa a punto della sua pratica di invalidità, causa errori anagrafici, è stata lunga ma la sua determinazione è stata pazzesca. Lui sapeva di potermi “usare” per l’intermediazione con gli uffici. Mi hanno strapazzata all’Inps, hanno strapazzato anche lui. Da aprile 2019, la situazione è andata a filo solo a dicembre 2019.
Lui aveva talmente tanta ansia che viaggiava per uffici con una marca da bollo in tasca, perché aveva capito come funzionava e che prima o poi gli sarebbe servita!
Sa che difficilmente verrebbe preso in considerazione e così ha saputo usare alla perfezione il mio contributo e la mia presenza. Papa, in Somalia, era un commerciante. Io dico che era un “trafficone”. C’era un prete cattolico che lui ha aiutato portando in giro viveri per le persone che erano in difficoltà.
...non piangere ciò che hai perso
Il prete gli ha detto che lui per i suoi connazionali era come il Papa. Il nostro “Papa” non sapeva chi fosse il Papa, ma l’aveva capito che era una persona importante, un gran complimento!
